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Rappresentanza e vendita di Macchine Utensili
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Piano Nazionale Transizione 4.0
( ex Industria 4.0 )
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Cos'è
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Il Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano. L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.
Il Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone due obiettivi fondamentali:
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Stimolare gli investimenti privati;
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Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto dal 16 novembre 2020 al 30 giugno 2026.
Il Nuovo Piano Transizione 4.0 è altresì concepito per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi del Paese tramite l'acquisto di beni strumentali nuovi, per i quali sono previsti forti incentivi sotto forma di credito di imposta.
Durata delle misure previste dal Piano Transizione 4.0 approvato con la LEGGE DI BILANCIO 2022
Il credito si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 16 Novembre 2020 e fino al 30 giugno 2026, ovvero entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro Dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
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Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
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Periodo
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investimenti effettuati tra il 1 gennaio 2023 ed il 30 giugno 2026
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Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
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Credito d'imposta beni materiali 4.0 ( es. macchine utensili CNC )
Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A) legge 11 dicembre 2016, n. 232) è riconosciuto un credito d'imposta così strutturato:
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20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro (20% per l'anno 2022 )
5% del costo per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro
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Plafond Industria 4.0
La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito per l'anno 2025 un tetto di spesa in credito d'imposta pari a 2,2 Miliardi di €, per cui verranno accettate domande sino al raggiungimento di tale limite di spesa totale.
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Fruizione del Credito d'imposta per beni materiali 4.0
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall'anno successivo a quello dell'avvenuta interconnessione per i beni di cui all'allegato A , ovvero di entrata in funzione per gli altri beni.
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Fruizione del Credito d'imposta
Per i soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro il credito d'imposta è fruibile in un anno con compensazione immediata nell'anno relativo all'investimento.
Per gli altri soggetti il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall'anno successivo a quello di entrata in funzione.
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Cumulabilità
Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano a oggetto i medesimi costi nei limiti massimi del raggiungimento del costo sostenuto.
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A chi si rivolge
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
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Perizia Tecnica
Per i beni tecnologicamente avanzati e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura; secondo il seguente schema:
Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante.
Per i beni compresi tra i 300.000 ed i 500.000 euro è necessaria una perizia non asseverata o una dichiarazione di conformità redatta da ingegnere o perito accreditato presso ente certificatore.
Per beni di valore superiore a 500.000 euro è richiesta una perizia asseverata da ingegnere, perito o ente certificatore.
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Comunicazioni
Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione saranno stabiliti con apposito decreto direttoriale. La comunicazione è richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
CARATTERISTICHE OBBLIGATORIE DEL BENE MATERIALE STRUMENTALE TECNOLOGICAMENTE AVANZATO ( Allegato A )
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controllo per mezzo di CNC e/o PLC
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interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica
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integrazione automatizzata con il sistema logistico di fabbrica
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interfaccia uomo macchina semplici e intuitive
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rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro
In aggiunta alle caratteristiche su elencate i beni strumentali devono possedere almeno altre due tra le seguenti caratteristiche
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sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto.
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monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo.
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caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto.
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filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche e organiche e polveri.
NB Le notizie su riportate sono a titolo informativo e non sono da considerare a nessun titolo impegnative. Per approfondimenti riferirsi ai documenti ufficiali reperibili presso i siti governativi preposti.